Lunedì 4 marzo si terrà, presso l’Università di Padova, la Lectio Magistralis del prof. Carlos Larrea Maldonado, membro del Comitato Direttivo del Trattato per la Non-Proliferazione dei Combustibili Fossili (FFNPT) e Direttore dell’Area Ambiente y Sustentabilidad dell’Università Andina Simón Bolívar di Quito (Ecuador). La Lectio Magistralis avvia l’insegnamento “Cambiamenti climatici e adattamenti negli ecosistemi e nelle società” del prof. Salvatore Pappalardo (Scuola di Ingegneria).
La Lectio Magistralis viene organizzata in collaborazione con il Centro di Eccellenza per la Giustizia Climatica (Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale ICEA, Università di Padova), e la laurea magistrale internazionale Erasmus Mundus in Climate Change and Diversity: Sustainable Territorial Development, coordinata dal prof. Massimo De Marchi.
L’ evento si terrà in presenza (presso l’aula R del Dip. ICEA, Via Marzolo 9) ed online il 04 marzo dalle 08.30 alle 10.15 e sarà in lingua inglese e simultaneamente tradotto in italiano. L’evento è aperto a studentesse e studenti dell’Università di Padova ma anche cittadine e cittadini che vogliono approfondire i temi della crisi climatica e dell’imperativo phase-out dai combustibili fossili verso un transizione equa e giusta.
Crisi Climatica e combustibili fossili
La crisi climatica in corso è sempre più evidente e rappresenta la sfida più importante dei nostri tempi: il 2023 ha segnato una nuova normalità climatica, definita dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, l’era del “global boiling”. Il 2023 ha rappresentato, infatti, un anno cruciale e disastroso dal punto di vista della crisi climatica, nel quale tutti i record storici di temperatura globale sono stati oltrepassati, arrivando a una temperatura globale annua registrata di 1,45 ± 0,12 °C al di sopra dei livelli preindustriali (Fig. 1). Nonostante tali valori, gli obiettivi del famoso Accordo di Parigi della COP21 (2015) che puntavano a contenere l’aumento della temperatura media globale “ben al di sotto” dei 2 °C rispetto ai livelli preindustriali, limitando l’incremento a massimo 1.5°C di riscaldamento globale in modo da ridurre significativamente i relativi rischi ed impatti climatici, sembrano assai lontani dall’essere rispettati.
Molteplici pubblicazioni scientifiche e report di agenzie internazionali segnalano che, per restare all’interno degli obiettivi definiti dalla governance climatica internazionale, è necessaria ed urgente la sospensione immediata di ulteriori sussidi per la promozione di nuove concessioni di estrazione di idrocarburi, avviando con quei fondi l’eliminazione delle concessioni già sviluppate e/o in produzione. Un’altra ricerca nodale all’interno di questo dibattito è stata pubblicata nel 2021 da Welsby et al. che hanno mostrato che per restare all’interno dello scenario di 1.5°C di riscaldamento delineato dall’accordo di Parigi, con una probabilità del 50%, bisogna lasciare nel sottosuolo a livello di giacimenti globali rispettivamente il 58% del petrolio, il 58% di gas naturale e 89% di carbone.
La proposta di Trattato di Non Proliferazione dei combustibili fossili
Nel 2019, in seguito agli sforzi internazionali inizialmente guidati dalle comunità più vulnerabili all’attuale crisi climatica, è stata lanciata un’iniziativa globale per promuovere il Trattato di Non-Proliferazione dei Combustibili Fossili. Il trattato si pone l’intento di proporre ed attuare un negoziato internazionale tramite un dialogo diplomatico per definire delle azioni e delle misure comunitarie vincolanti col fine di garantire e finanziare una transizione equa e giusta attraverso un processo di cooperazione internazionale che abbandoni il settore fossile. L’aspetto principale di quest’iniziativa è che non nasce dai negoziati internazionali riguardanti il clima, quindi non è stato istituito all’interno degli ambienti della governance climatica, ma deriva da una articolazione globale di movimenti per la giustizia climatica, organizzazioni indigene e della società civile (FFNPT, 2021). Ad oggi, a sostegno dell’FFNPT vi sono oltre 600 mila firme individuali, 2,200 organizzazioni, 100 città e dodici Stati Nazione.
Ecuador Agosto 2023: primo referendum al mondo per lasciare i combustibili fossili nel sottosuolo
Il 20 Agosto 2023 si è tenuto il primo referendum al mondo in cui i cittadini hanno potuto esprimersi in favore o contro il mantenimento del petrolio nel sottosuolo in un’area protetta. La vittoria del sì con il 59% ha bloccato le trivellazioni della concessione petrolifera n. 43, conosciuta come ITT (Ishipingo-Tambococha-Tiputini), che si trova in uno dei principali hotspot di biodiversità dell’ecosistema amazzonico e nei territori di vita delle popolazioni in isolamento volontario Tagaeri e Taromenane (conosciuta con l’acronimo ZITT) e i territori della nazione indigena Waorani. Una vittoria storica che è il risultato di una lunga lotta decennale che ha visto società civile, movimenti indigeni e accademici, fra cui il profssor Carlos Larrea, collaborare per la giustizia climatica (per approfondire l’argomento, leggi il comunicato stampa prodotto dal Centro di Eccellenza sulla Giustizia Climatica e dal gruppo internazionale di ricerca “Cambiamenti Climatici, Territori, Diversità)
Carlos Larrea Maldonado
Carlos Larrea Maldonado ha conseguito il dottorato di ricerca in economia politica presso l’Università di York in Canada. Ha svolto attività di ricerca post-dottorato sulle relazioni tra salute e sviluppo presso l’Università di Harvard. Ha conseguito un master in scienze sociali presso la Fundación Bariloche, Argentina. Carlos è attualmente professore presso l’Universidad Andina Simón Bolívar di Quito, Ecuador, coordina l’Area Ambiente e Sostenibilità. È stato consulente per istituzioni internazionali come UNDP, UNICEF, ILO, IUCN, Banca Mondiale e IDB. Ha pubblicato circa 15 libri e 85 articoli, e i suoi attuali interessi di ricerca sono focalizzati sui meccanismi internazionali per mantenere nel sottosuolo i combustibili fossili negli hotspot di biodiversità nei paesi in via di sviluppo, nonché sui percorsi di sviluppo a basse emissioni per i paesi andini e amazzonici. Carlos è membro del Science Panel for the Amazon e coordinatore per l’ l’Universidad Andina Simón Bolívar della laurea magistrale internazionale Erasmus Mundus in Climate Change and Diversity, Sustainable Territorial Develepment. Nell’ultimo anno Carlos è stato uno dei membri più attivi nel referendum per lasciare nel sottosuolo i combustibili fossili nel parco dello Yasuni in Ecuador. Inoltre, il Prof. Carlos Larrea Maldonato è membro del comitato direttivo del FFNPT, la sua lectio magistralis sarà un’occasione per poter riflettere sui possibili percorsi futuri di phase out dai combustibili fossili per facilitare e promuovere una transizione energetica e sociale equa e giusta, secondo i principi della conservazione e della salvaguardia degli ecosistemi, della giustizia climatica e dei diritti umani.
Programma dell’evento | 08.30 – 10.15 (GMT+1)
- Saluti istituzionali
- Introduzione del Prof. Salvatore Pappalardo (docente del corso, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura – ICEA)
- Lectio Magistralis – Keynote Speaker: Prof. Carlos Larrea (Direttore dell’Área Ambiente y Sustentabilidad, Universidad Andina Simón Bolívar, Ecuador e membro del Comitato direttivo del FFNPT)
- Coordina il Prof. Massimo De Marchi (Coordinatore del Centro di Eccellenza sulla Giustizia Climatica)
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L’evento è gratuito e aperto a tutti coloro che desiderano assistere e partecipare.
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